Sempre uguale la favola dell'Empoli: principessa in trasferta, in casa cenerentola. Il tentativo di trasformazione è avvenuto anche durante l'intervallo, ma era ormai troppo tardi, con la Roma che nel primo tempo ha giocato in versione corazzata e ha schiacciato l'avversaria, decidendo di fatto il match. Prima i gol di Abraham, Oliveira e Zaniolo, poi Pinamonti e Bajrami ad accorciare le distanze. Sconfitta interna numero 8 su 12 per i ragazzi di Andreazzoli: ne approfittano Mourinho e i suoi, al sesto posto solitario. La gara di ieri è stata indirizzata tatticamente dallo Special One, con il ritorno della difesa a 3 che ha permesso a centrocampo e attacco di essere più aggressivi in fase di non possesso.
È successo tutto in 14': l'Empoli ha faticato sia nell'uscita palla a terra sia quando doveva correre all'indietro sulle praterie in cui scappavano Zaniolo e Abraham, lanciati da Oliviera e Mkhitaryan. La scelta di mettere l'armeno su Ricci ha funzionato, l'Empoli ha perso le misure e la Roma dal 24' al 37' apre e chiude il match: il mattatore è stato Abraham, poi sono arrivati anche i gol di Oliveira e Zaniolo. Nel secondo tempo i giallorossi hanno alzato il piede dall'acceleratore e i toscani ne hanno approfittato per segnare due gol, ma grazie ai cambi di Mourinho la Roma chiude il match senza troppi spettri. Terzo successo consecutivo per i giallorossi. In attesa che il mercato porti nuovi rinforzi all'altezza di Oliveira, ora guardare in alto forse non è più un atto di superbia.
(Gasport)