I conti non tornano: al cinema un miliardo, le briciole al Calcio. I fondi per il rilancio non sono arrivati

07/01/2022 alle 08:14.
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Il Coronavirus incide anche sul mondo dello Sport, e il Calcio affanna. Il peso dei sostegni non è ancora sufficiente a dare una reale e soddisfacente boccata d'ossigeno al movimento, soprattutto se paragonato a quello dato ad altri settori, come quello dello spettacolo. Il cinema ad esempio, dall’inizio della pandemia ha ricevuto ristori per 1069,5 milioni, così divisi: 875 milioni di fondi cinema 2020 e 2021 (ordinari e straordinari), 170 per contributi a fondo perduto, 24,5 di sostegni per la ripresa della programmazione, a cui si possono aggiungere i 90 per l’esenzione della seconda rata Imu 2020 e dell’Imu 2021 e 2022 per cinema e teatri.

Dall'inizio della pandemia il calcio ha perso qualcosa come 1.2 miliardi di euro, colpo che ha messo in difficoltà pesci grandi e piccoli, e che ha costretto Gabriele Gravina a richiedere interventi.

Dai 56 milioni di euro a fondo perduto per tamponi e sanificazioni si è passati agli aiuti indiretti, con sgravi fiscali e rateizzazioni dei debiti. Il provvedimento più importante è quello inserito, non senza fatica, nell’ultima Legge di Bilancio che allarga la sospensione e la rateizzazione dei versamenti fiscali e contributivi dei club professionistici, inizialmente prevista fino a dicembre 2021, anche ai primi quattro mesi del 2022. La boccata d'ossigeno sugli stipendi ha un valore di circa 444 milioni di euro, che verranno comunque prima o poi reclamati.

Ma esistono ancora importanti limitazioni che i club chiedono di rimuovere: su tutte quella relativa alle sponsorizzazioni dal mondo del betting.

(gasport)