Gli americani di Digitalbits si sono affidati a lui che il calcio italiano lo conosce bene. E Francesco Totti, in sede di presentazione della partnership con il colosso delle criptovalute, non ha paura di dire ciò che pensa: «Per vincere ci vogliono i grandi giocatori, e la Roma campioni non ha». Un concetto che nel mondo giallorosso condividono un po'tutti da Mourinho in giù.
E a Trigoria devono averla presa un po'così quando l'ex Capitano si è augurato che «non passi troppo tempo prima che la Roma torni a esprimersi a certi livelli, anche in Europa», o quando, chissà quanto involontariamente, l'ha definita «la mia Roma», e dopo una pausa, ha precisato: «Per trent'anni è stata casa mia...».
No comment dei Friedkin, che a Francesco affiderebbero un ruolo istituzionale mentre lui vorrebbe compiti più operativi. E non esclude il ritorno l'eterno numero 10, che risponde così quando gli viene chiesto di eventuali progetti di Digitalbits in comune con il club giallorosso: «Magari avrò più occasione per parlare con la Roma».
(Il Messaggero)