In tre anni e mezzo la Roma è crollata passando dalla semifinale di Champions League al settimo posto in classifica. Sabato ha perso 0-3 contro l'Inter, che nella stagione 2017/2018 aveva terminato il campionato con 5 punti in meno dei giallorossi.
Dopo la partita contro il Barcellona, la società capitolina ha iniziato un mercato di autolesionistico: il direttore sportivo Monchi riuscì a prendere Zaniolo, ma spese malissimo i soldi della cessione di Alisson al Liverpool acquistando giocatori come Pastore, Nzonzi, Olsen, Coric e Bianda. Inoltre la Roma passò da terza a sesta.
Poi arrivò Petrachi che, oltre ad aver comprato Ibanez e Mkhitaryan, spese quasi 30 milioni per Pau Lopez, 21 per Diawara e 13 più bonus per Carles Perez. La Roma chiuse la stagione 2019/2020 al quinto posto, a -12 dall'Inter.
Successivamente arrivarono i Friedkin, che al momento non sono ancora riusciti a migliorare la squadra. La strategia di Fienga si rivelò fallimentare e Fonseca fu sempre in discussione. La stagione terminò con un settimo posto e l'accesso in Conference League solo grazie alla differenza reti. L'Inter arrivò 29 punti sopra.
Questa annata è caratterizzata dall'arrivo di Mourinho, ma ad oggi né il suo lavoro né quello di Tiago Pinto hanno dato i frutti sperati. Reynolds è stato pagato 7 milioni, Shomurodov 17,5 più bonus pur avendo già in rosa Borja Mayoral, capocannoniere della squadra nella stagione precedente. Infine non è arrivato neanche il centrocampista chiesto dall'allenatore. Anche Rui Patricio, Vina ed Abraham sono stati acquistati a prezzi non favorevoli.
La società giallorossa ha speso molto, senza però incassare praticamente nulla dalle cessioni. Le probabilità di rimanere fuori dalla Champions League sono elevate e queste comporterebbe la perdita di 200 milioni di euro di introiti per il quarto anno consecutivo.
(corsport)