Nel rispetto degli equilibri del gruppo Nazionale, c’è (ancora) posto per tutti: il Mondiale “chiama” e servirà l’Italia migliore. Roberto Mancini deciderà anche facendo “decidere” il campionato: nel guardarsi alle spalle si farà ispirare da motivi di opportunità, dunque dalla conoscenza del suo calcio e dei segreti del gruppo, non dalla riconoscenza. Le porte del c.t. sono sempre state aperte per tutti. Nicolò Zaniolo e Gianluca Scamacca, anzitutto: 22 anni a testa, energie freschissime. Ma anche conosciute: il romanista non mette piede a Coverciano da più di un anno per infortuni più o meno gravi, ma fu il poster delle intuizioni manciniane, convocato già nel settembre 2018, quando non aveva ancora esordito in A. La partita di sabato, anche per lui come per la Roma la migliore della stagione, ha confermato: Zaniolo è tanto più letale quanto più può avvicinarsi alla porta, anche se ama farlo da lontano. E il fatto di aver finalmente trovato la prima rete in campionato è una buona notizia anche per l’Italia, che ultimamente soffre un po’ di mal di gol e ha bisogno da tutti, non solo degli attaccanti puri.
(gasport)