GASPORT - La fase difensiva doveva essere uno dei punti di forza della Roma di Mourinho, e invece dopo una buona partenza la retroguardia sta mostrando delle crepe. Ubaldo Righetti, difensore campione d'Italia nel 1983 e ora opinionista radio-televisivo, analizza così il reparto giallorosso e il lavoro dell’allenatore portoghese.
Come mai la Roma subisce troppi gol?
«L'organizzazione di squadra va analizzata su vari aspetti. C'è la difesa come reparto, c’è il lavoro del singolo e poi c’è l'opposizione difensiva di squadra. Secondo me la Roma può lavorare meglio come organizzazione di squadra».
La fase difensiva però è sempre stata un punto di forza di Mou.
«La risposta è nella qualità dei giocatori che lui ha allenato: se è di prima fascia è più facile per un allenatore. La Roma ha una buona qualità generale, bisogna lavorare sull’organizzazione per ridurre al minimo i rischi».
Pesa l'assenza di Smalling?
«L'inglese è molto forte nel duello individuale ma non eccezionale in costruzione, che è quello che chiedono oggi gli allenatori. Ma è un leader, legge le situazioni».
La difesa a tre può essere una soluzione a lungo termine?
«Va testata contro squadre più forti del Venezia. Mou mi sembra più portato a difendere a 4, anche se pure Fonseca aveva iniziato così e poi è passato a tre».