Dai romani «no» all’Olimpico intitolato a Paolo Rossi

11/11/2021 alle 08:05.
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IL TEMPO -  Intitolare lo stadio Olimpico di Roma a Paolo Rossi? Un sonoro no alla proposta del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, riecheggia dalla curva Nord e dalla Sud, le roccaforti del tifo laziale e romanista. Dalle radio ai social si sono susseguite le prese di posizione a netta maggioranza contrarie all’idea, come dimostrano i primi sondaggi online. «Con tutto il rispetto per Pablito e per la sua grandezza, penso che sarebbe meglio intitolargli un altro stadio, magari a Vicenza dov’è sbocciato», ha scritto un supporter della Roma su . Dello stesso tenore il commento di un sito del tifo laziale che ha postato: «Con tutto l’affetto per il ricordo di Paolo Rossi, non sono d’accordo. L’Olimpico non deve cambiare nome o al limite, qualora esistesse, essere intitolato ad una figura condivisa nella storia di Lazio e Roma». Del resto, viene fatto osservare, la piazza romana non ha avuto niente a che fare con Paolo Rossi, toscano di nascita e bandiera di una che nella Capitale ha rivalità sia con la tifoseria giallorossa che con quella biancoceleste. L’idea era stata lanciata da Gravina durante la cerimonia d’inaugurazione a Prato di una statua raffigurante «Pablito», il bomber dell’Italia campione del Mondo del 1982, venuto a mancare la sera del 9 dicembre 2020, all’età di 64 anni. «Sarebbe bello intitolare lo Stadio Olimpico a Paolo Rossi», aveva detto. L’idea è stata rilanciata anche da Lele Oriali e Marco Tardelli, ex compagni di Rossi in quella spedizione azzurra che conquistò lo scettro mondiale in Spagna.