Abraham ritrovato, ma la difesa va a picco. Venezia, che rimonta

08/11/2021 alle 07:58.
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Dopo la , un ottimo Venezia nella sua casa sull’acqua miete un’altra illustre vittima, che se l’acqua non ce l’ha alla gola, poco ci manca. Quando le cose vanno male, possono andare peggio. Il sunto delle legge di Murphy calza a pennello per la situazione della Roma, che abbandona rabbiosamente la zona . Bisogna essere onesti: alla Roma non ne va bene una. Ha ritrovato un grande Abraham. Ha reagito allo svantaggio subito all’alba della sfida da un altrettanto grande Caldara, tornato al gol dopo 4 anni . È andata all’intervallo in vantaggio dando a tutti l’impressione che nel secondo round sarebbe dilagata. Invece un altro rigore molto, molto dubbio ha rimesso il Venezia in carreggiata che poi ha meritato di andare a vincere la partita, cogliendo dopo il gol di Okereke anche due traverse e facendo fare un mezzo miracolo a Rui Patricio su una zuccata di Caldara.  Mourinho per la prima volta ha utilizzato un 3-4-1-2 per motivi sostanziali: dietro gli mancava un difensore sinistro e davanti voleva un compagno per Abraham (nel caso Shomurodov) perché avesse più spazio e ricevesse più palloni. Una manovra riuscita, perché l’inglese è tornato devastante: ha preso un palo, è entrato nel pari di Shomurodov e ha segnato un gran gol al tramonto del primo round. Ma alla fine un rigore ingiusto dato da un arbitro, Aureliano, che ne ha azzeccate davvero poche, non basta a giustificare l’ennesima gara sbagliata. Il Venezia ha colto l’attimo, ma è riuscito ad avere quasi più occasioni che in tutto il campionato.

(gasport)