Poco più di un anno e mezzo, proprio in occasione del match con la Juve, fa ha cominciato a conoscere il lato oscuro del mondo. C'era il famoso 'pizzino' di Paratici che, nel gennaio 2019, rivelava la voglia della Juve di averlo per 40 milioni. Poi il buio degli infortuni. Intorno a Nicolò Zaniolo, in 19 mesi si sono alternate tante persone, ma sono 4 quelle cardine che possono raccontare i giorni amari e lieti. «Siamo stati spugne e zattere», è il mantra di mamma Francesca e papà Igor, che insieme alla sorella Benedetta e al manager Claudio Vigorelli, hanno visto la tempesta. E lui che ci dice: «Lo abbiamo visto piangere e sperare, ma tutto ciò che è successo ha reso Nicolò piùf orte sotto ogni punto di vista. Testa, gambe, carattere. A mio parere, ancora non abbiamo scoperto il confine ultimo delle sue potenzialità. Dopo il dolore, ha scoperto il coraggio. E il bello, ne sono convinto, deve ancora arrivare».
Mamma Francesca racconta: «Aveva pensato di smettere». E papà Igor spiega:«Nicolò stava male, temeva di non tornare più come prima». Il giro di ruota della vita, stavolta, è grande. Dopo il primo infortunio al ginocchio ha cambiato chirurgo e protocollo di recupero. La fretta è stata sostituita dalla fiducia, quella che Mourinho gli dimostra ancora prima di sbarcare a Roma.
(Gasport)