C'era grande attesa per la gara di Conference League, i dubbi non erano sul risultato, ma sulla Roma, sulla prestazione, sulle seconde linee e la loro crescita. Contro un avversario, prevedibilmente, non eccezionale: Zorya battuto (3-0, gol di El Shaarawy, Smalling e Abraham) e primato nel girone, come da programma. Mourinho va avanti con le sue certezze, è sincero fino in fondo anche in questa mezza serata in Ucraina. Ci sono i titolari, ci sono le opzioni valide e ci sono quelli che non sono proprio adatti a lui: Villar, Reynolds e Diawara, ancora un no grazie. Avanti con tredici, quattordici fedelissimi al massimo, questa è la foto del momento e del futuro prossimo. La Roma rischia di stare in apnea fino a gennaio e amen. Mou nemmeno in partite come questa tralascia i titolari, che in panchina si rilassano troppo. Ed ecco che Zaniolo e Abraham assaggiano il campo per una mezz'ora buona. Proprio con l'artiglieria pesante, la Roma trova lo scatto vincente, quello che fa capire agli avversari, a questi, avversari, che il tempo del gioco è finito: ne bastano due dentro, quando manca mezz'ora, ed ecco che arrivano le reti di Smalling e di Tammy. A dieci dalla fine si rivedono Villar, che entra in campo con i sentimenti giusti, e Mayoral, che invece non fa in tempo a mettere il timbro sulla serata ucraina.
(Il Messaggero)