I più felici sono quelli che non c’erano: Stefano Pioli, che con il Milan aggancia in coabitazione il primo posto, e Rudi Garcia, che salva il record delle 10 vittorie consecutive nelle prime 10 giornate di campionato. Il Napoli è ancora imbattuto e gioca sempre un bel calcio. La Roma ha reagito nella maniera migliore dopo il disastro di Bodo e, anche se ha subito a lungo il palleggio degli avversari, ha costruito le migliori occasioni da gol. Spalletti ha avuto poco dai suoi cambi entrati dalla panchina, Mourinho non li ha usati proprio, come ormai abitudine: 29 minuti, compreso recupero, per El Shaarawy e 9 per Shomurodov. Dopo l’1-6 in Conference League sono finiti in tribuna Mayoral, Villar, Diawara, Kumbulla e Reynolds. Il Napoli ha saputo soffrire per 15’ e poi ha preso in mano la partita. La squadra di Spalletti, con Anguissa colonna a centrocampo e Osimhen indemoniato a tenere impegnata la difesa avversaria, è piaciuta di più. L’occasione più clamorosa è capitata però ad Abraham, al 27’: Cristante ha rubato palla a Zielinski e verticalizzato, l’inglese ha allargato troppo il tiro su Ospina in uscita. Nella ripresa, il Napoli ha ripreso a macinare e costruito la chance più limpida. Mancini è stato prodigioso a contrastare Osimhen, servito da Politano: pallone e difensore si sono schiantati sul palo. Ma la Roma, che aveva avuto un’altra possibilità con un colpo di testa di Mancini, ha chiuso all’attacco, firmando un armistizio con i tifosi.
(corsera)