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Il calcio non è un luogo riparato dalla vita e Josè Mourinho è diventato lo Special One perché ha anche condotto e gestito le sue battaglie di comunicazione seguendo sempre una linea di convenienza della sua squadra. Così anche adesso a Roma. Sa che deve ottenere successi se vorrà difendere e consolidare l’immagine in campo nazionale. Questo è il momento per ricordare la sua eccellenza. Alcuni giocatori saranno decisivi, per mostrare una maturazione e un impianto di squadra - Zaniolo, Pellegrini, Mancini e Cristante - tutti nazionali e giovani ed è per questo motivo che lo Special One li ha curati e coccolati. Può vincere, con queste premesse la Roma a Torino? Certo che può.
(Il Messaggero - P. Liguori)