Auguri a Mourinho che festeggia, contro il Sassuolo, la sua millesima partita da allenatore. Mi dispiace soltanto che Mourinho, per questa festa, sia stato fotografato mentre mangiava da solo in un ristorante dalle parti di Piazza Ungheria. Per carità, meglio solo che con altri poco raccomandabili. Forse Mourinho, uomo di esperienza, sa che se si vuole stare tranquilli, meglio prendere i pasti in solitudine. Un tempo, lo ricorderete, era facile imbattersi in qualche giornale di gossip, in calciatore saldamente abbracciati a una ragazza, oppure in chiara posa di tradimento e di paura. Oggi, al massimo, il calciatori vengono ritratti con le mogli. Evidentemente, la quarantena si sta subdolamente estendendo a tutto. Mi viene da pensare che anche le protagoniste del calcio femminile in realtà non vengono riprese abbracciate ad un maschio di bella portata. Sempre Mourinho, di recente, ha parlato dell’inno da cantare negli stadi. La Roma sta studiando il modo di far precedere l’inizio della partita, ogni volta con un diverso cantante che intoni l’inno giallorosso. Si è pensato a Noemi, ad Alex Britti, a Luca Barbarossa e a molti altri. Qualcuno ha sollevato il rischio che un cantante, pur di fede laziale, per cantare davanti a tante persone si finga giallorosso e intoni l’inno. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di questa iniziativa Antonello Venditti, che dell’inno della Roma è stato grande interprete oltre che autore.
(corsport - M. Costanzo)