Carisma, polemiche, primati e trionfi: la scalata special del nuovo Re di Roma

08/09/2021 alle 07:44.
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Domenica contro il , Josè Mourinho, nella notte delle mille panchine si troverà a stringere la mano con bonomia ad Alessio Dionisi, 41 anni, collega in neroverde, alla terza panchina in Serie A. Due carriere (per il momento) in testacoda, visto che il tecnico del , all’età in cui Mourinho vinceva i suoi primi trofei nel Porto, era un volenteroso calciatore del Voghera. Trasferitosi al Chelsea di Abramovich, la storia di Mou diventa “special” quanto basta per caratterizzare quattro lustri in cui solo Pep Guardiola, per titoli e impatto mediatico, ha saputo reggere il confronto. Ciò che non si vede è il carisma che l’allenatore di Setubal ha saputo sviluppare, la strategia comunicativa che ha scelto di perseguire, l’empatia con le proprie tifoserie, di cui si è fatto spesso punta di lancia e portavoce, che ha sempre saputo creare, divenendo perciò spesso bersaglio del resto del mondo al di fuori del suo. Il caso Roma, in questo, sta facendo scuola. Insomma, gli “odiatori” non hanno mai fatto paura al portoghese che, anzi, a volte ha tratto da quel sentimento il carburante per “incendiare” la propria squadra. Il resto sono numeri che si sposano a sensazioni forti. Mourinho ha vinto il campionato in tutte le nazioni in cui ha allenato, trionfando in Primeira Liga (2 volte), Premier (3), Serie A (2) e Liga; è l’unico tecnico della storia capace di vincere sia la sia la Europa League più di una volta.  Nelle dieci avventure tecniche che ha affrontato in carriera mai gli era successo di cominciarne una con 5 vittorie in altrettante partite ufficiali. Ebbene, se domenica la Roma batterà il di Dionisi, un altro record personale entrerà a far parte della sua leggenda.

(gasport)