La Serie A si prepara a ricominciare una nuova stagione, in cui i club sperano di poter uscire dalla crisi che il Covid-19 ha generato. Il Coronavirus infatti ha intaccato gli introiti delle società calcistiche, che non hanno visto cambiare i costi ma allo stesso tempo diminuire gli introiti. Ed è per questo motivo che nessuna società è esente da questa crisi. La Juventus ad esempio è il club con il maggior indebitamento finanziario netto, 358 milioni. C'è poi l'Inter di Suning, che nonostante lo scudetto è costretta al ridimensionamento. I nerazzurri hanno usufruito di un prestito di 275 milioni da parte del fondo Oaktree, ma la società dovrà rimborsarlo entro tre anni con un tasso di interesse da capogiro, 9%. Il Milan del fondo Elliott ha speso dal 2018 705 milioni di euro, ma la qualificazione in Champions permette ai rossoneri di chiudere con un rosso di bilancio inferiore ai 100 milioni. La Roma dei Friedkin ha chiuso la passata stagione con un bilancio che vede perdite per 200 milioni su 140 milioni di fatturato. La società giallorossa sul campo si è affidata a Mourinho, ma adesso dovrà trovare soluzioni per risanare i conti ed evitare altri aumenti di capitale. Pochi i club in grado di fare bene. Tra questi l'Atalanta, che chiude in utile per la quinta volta consecutiva, e il Napoli, senza debiti verso le banche e con 123,8 milioni di liquidità.
(MilanoFinanza)