Il titolo del match program per stasera arriva dalla conferenza stampa di José Mourinho alla vigilia di Roma–Trabzonspor: “Per una sera la Conference sarà più importante della Serie A, questa partita conta più di quella di domenica e per questo non farò turnover“. Mou non snobba la Salernitana, avversario della seconda giornata di campionato, ma fa un ragionamento come sempre molto pragmatico: la gara di stasera è un “dentro o fuori”, il campionato invece è lunghissimo. In questo momento, però, ci sono troppe domande sia sul campo che sul mercato: “C’è ancora tanto da fare. Ad esempio ci siamo allenati su una situazione che con la Fiorentina non mi è piaciuta, i ragazzi hanno agito perché erano abituato a fare così. Non è una critica a Fonseca, ma loro facevano in quel modo. Gli automatismi devono ancora arrivare, anche per questo non farò turnover. Abbiamo bisogno di giocare insieme il più possibile“. Tra i giocatori più importanti c’è sicuramente Lorenzo Pellegrini, per il quale il tecnico portoghese ha speso parole non comuni: “ll suo ruolo più indicato? Può fare tutto, se avessi tre Pellegrini giocherebbero tutti e tre in tre ruoli diversi. È un giocatore funzionale, si adatta a ogni ruolo, con la Fiorentina in dieci ha giocato a destra e ha creato una bella situazione di gioco. È un giocatore intelligente, capisce quello che serve e quello che vuole l’allenatore“. Pellegrini, tra l’altro, è ancora in attesa del rinnovo di contratto. Le parole di Mou, sicuramente, sono anche un messaggio a chi di dovere per chiudere la trattativa con un calciatore tanto importante. Sempre di moda anche il discorso sul calciomercato. Il tecnico, però, sa quali sono le difficoltà per tutti i club – o quasi – sul mercato e se la cava con una battuta: “Quando dico che può succedere qualcosa è che la porta si può aprire in due direzioni. Magari è più facile che si apra in uscita che in entrata. Nessun allenatore è soddisfatto al 100% della sua rosa. Magari Pochettino, ma soltanto lui“.
(corsera)