Non sarà l’età della Restaurazione, perché nessuno è riuscito a completare davvero la Rivoluzione che sognava. Però è sicuramente il campionato dei Restauratori. Soprattutto se il restauro è affidato a mani esperte e vincenti, come quelle di Massimiliano Allegri o José Mourinho, che si ritrovano in tasca la chiave della stanza dei trofei. Il romanista ritrova l’Italia con una squadra giovane e talentuosa, tutta da scoprire. Perché in fondo quasi tutti i Restauratori devono dare una sistemata anche alla propria immagine, assieme a quella della propria squadra. Locatelli alla fine è arrivato nel cuore della Juve, quello che Allegri deve ridisegnare senza sbavature o crepe, per dare equilibrio, verticalità e imprevedibilità a una squadra che se ritrova il Dybala dei giorni belli, avrà una marcia in più. Mou ritrova Zaniolo, ha perso Dzeko e l’ha sostituito con l’inglese Abraham del Chelsea: per la ricerca rapida della profondità, fondamentale per il gioco del portoghese, potrebbe essere un grande colpo, anche in coppia con Shomurodov. E Rui Patricio è ancora un portiere di livello internazionale.
(corsera)