Da una parte la crisi economica del calcio, dall'altra l'immagine degli azzurri che vincono l'europeo a Wembley: il calcio è ancora imprevedibilità e componente emozionale, ma ai numeri difficilmente si sfugge. E quelli dei dati sulle perdite dell'ultimo anno - complice la pandemia da Coronavirus - uniti alle proiezioni per il prossimo, parlano di perdite per una cifra complessiva di un miliardo e cento milioni di euro. Ma quello che colpisce è che in Italia ai ricavi perduti, non ha corrisposto un contenimento delle spese visto che la voce costi di produzione registra un aumento di 163 milioni.
In questo senso uno dei problemi del calcio italiano resta quello degli stadi: quelli italiani hanno la bellezza di 61 anni di media.
Non sono poi esenti dalla fase di crisi le categorie non professionistiche: la stima di quasi 245mila tesserati in meno, molto concentrata fra i ragazzi, corrisponde a un calo di quasi un quarto del milione e passa di affiliati
(gasport)