Guardandoli non potrebbero sembrare più diversi. Ad ascoltarli, poi, nemmeno a dirlo, anche perché uno parla sempre, l'altro (quasi) mai. Due mondi, due galassie, due stili scandalosamente contrastanti, è vero, però accostati da un passaporto e da un ruolo comuni. Perché la sfida tra la Roma e la Fiorentina è anche la partitona tra i presidenti americani (e multimilionari) Dan Friedkin e Rocco Commisso.
Friedkin guida aerei, vende macchine, gira film e, quando si stufa della mediocrità che lo circonda, esce di casa e ingaggia personaggioni tipo Mourinho. È il proprietario della Roma, e in fondo questo basterebbe a farlo accedere al tavolo del G7, ma lui resta umile e preferisce coccolare la squadra da vicinissimo eppure con discrezione. E in silenzio.
Diverso, ben differente è Commisso. Ha studiato economia e ingegneria, ha lavorato nella Pfizer e nelle colossali banche americane, quindi ha fondato un'azienda fornitrice di televisione via cavo e, alla fine, si è comprato la Fiorentina, tralasciando peraltro la sua fede juventina. Se Friedkin rasenta un mutismo ecumenico, Commisso ama suonare (la fisarmonica, per l'esattezza) e chiacchierare comunque, ovunque, con chiunque.
(Il Messaggero)