IL TEMPO (E. ZOTTI) - La sensazione è quella di essere tornati indietro nel tempo. Più precisamente a settembre 2020, quando la Roma non schierò Dzeko nella prima gara di campionato a Verona a causa dei malumori dell'attaccante che aveva espresso la volontà di essere ceduto alla Juventus. Sabato scorso a Siviglia, prima dell'amichevole persa 5-2 contro il Betis, si è verificata la stessa situazione: saputo dell'interesse dell'Inter, il bosniaco ha chiesto alla Roma di lasciarlo andare e onorare la promessa di liberalo nel caso in cui avesse trovato un club pronto a garantirgli due anni di contratto.
Ieri le trattative tra il suo agente e i nerazzurri sono proseguite spedite, tanto da portare alla fumata bianca. L'accordo tra Dzeko e l'Inter è totale (biennale da circa 6 milioni a stagione) ma manca ancora l'ok della Roma, che prima di dare il via libera alla chiusura dell'affare deve individuare un'alternativa al numero 9. Sia chiaro: le possibilità che la trattativa salti sono quasi nulle ma, prima di spedire il bosniaco a Milano, i giallorossi vogliono chiudere per il suo sostituto.
Detto che trattenere Dzeko sarebbe impossibile - per restare chiede un altro anno di contratto - rintracciare un'alternativa all'altezza ad un prezzo abbordabile non è una missione semplice. Esclusi Icardi e Vlahovic a causa dei costi elevati, il nome che al momento sembra convincere di più è quello di Tammy Abraham del Chelsea: sul ventitreenne ci sono anche Atalanta e Arsenal - destinazione gradita al giocatore - ma l'operazione potrebbe essere chiusa facilmente con la formula del prestito con obbligo di riscatto, dettaglio che rende l'inglese uno dei profili più appetibili.
Meno percorribile la pista che porta ad Alexander Isak del Real Sociedad, che per lasciar andare lo svedese classe '99 chiede almeno 40 milioni. Un'occasione low cost potrebbe essere Édouard del Celtic mentre perde quota Belotti, che al momento non è considerato una prima scelta.
Nel frattempo sono state risolte tutte le questioni contrattuali per il trasferimento di Matias Vina, che ieri pomeriggio è stato ufficializzato a quasi due settimane dal suo sbarco nella Capitale. L'uruguaiano arriva dal Palmeiras per 13 milioni di euro più bonus, a cui andrà aggiunto il riconoscimento del 10% sull'eventuale eccedenza in caso di futura cessione a titolo definitivo. Il terzino, che indosserà la maglia numero 5, si è legato alla Roma fino al 2026