LEGGO (F. BALZANI) - Il primo esame da grande è superato, ma è stato tutto fuorché una amichevole. La Roma pareggia 1-1 con il Porto, ex squadra di Mourinho, alla fine di una partita tesa e cattiva proprio come voleva lo Special One. In campo la migliore formazione possibile contro un avversario più avanti nella preparazione. Tutti i big dal 1': da Zaniolo a Smalling passando per Dzeko e Pellegrini. Il primo tempo scorre via spigoloso con tanti sbadigli e due belle parate di Rui Patricio. Bene la coppia Mancini-Smalling in difesa mentre davanti Mkhitaryan gioca a intermittenza. La ripresa è di marchio giallorosso. Il gol arriva dopo 56': corner di Zaniolo e capoccione di Mancini. Poi saltano i nervi a causa del solito Pepe che entra durissimo su Mkhitaryan. L'armeno reagisce scalciando da terra e si scatena una maxi-rissa a cui partecipa (esagerando) anche Conçeicao. La Roma regge l'urto fino al 90' quando arriva il pareggio di Ferreira da fuori. Un peccato, ma resta l'impressione di una Roma di personalità che ha tuttavia bisogno di rinforzi.
ARRIVA SHOMURODOV - E in attesa di Xhaka arriva la svolta uzbeka. Per rinforzare il reparto offensivo, infatti, la Roma è piombata su Eldor Shomurodov del Genoa. Ieri nella capitale è andato in scena un summit tra gli agenti del 26enne e la dirigenza giallorossa. L'accordo col giocatore - che andrà a guadagnare circa 2,4 milioni a stagione - è stato trovato rapidamente. Quello col Genoa è arrivato nella notte sui 18 milioni in prestito con obbligo di riscatto. Il Messi uzbeko ha da sempre una stima enorme per Mourinho tanto che i suoi agenti nel 2019 organizzarono un incontro a Mosca tra i due. "Tifo Chelsea grazie a lui", ha confidato l'attaccante che può giocare sia da esterno che da vice Dzeko.