Non ha perso tempo, José Mourinho, e appena terminati i cinque giorni di quarantena, trascorsi chiuso dentro Trigoria, il tecnico si è trasferito in un albergo del centro. Nel cuore di Roma, dietro il Mausoleo d’Augusto. Ma non è tempo di fare i turisti, come precisato dal portoghese in conferenza: la preparazione precampionato è partita senza sconti per nessuno, con subito una doppia seduta di lavoro (ieri e oggi). Dopo tre sessioni di allenamento, si comincia un po’ ad intravedere come sta prendendo prende forma la prima Roma dello Special One. Evidente la prima vera novità portata da Mou: il maxischermo fatto installare da José sul campo principale, con il mister che ogni tanto ferma i giocatori durante gli esercizi tecnici per fargli rivedere i frame degli errori commessi in alcune gare della scorsa stagione, oppure durante le partitelle, oppure per spiegare qualche esercizio che i ragazzi dovranno poi svolgere sul campo. Mourinho tiene molto alla privacy, e i suoi allenamenti, soprattutto quando poi comincerà la stagione ufficiale, saranno blindatissimi, isolati anche dagli occhi indiscreti dei ragazzi delle giovanili. Per questo intorno al campo principale sono alzati dei pannelli giganti, con sopra una frase motivazionale voluta da Mou e Tiago Pinto. «Per la maglia, per la gente, per la Roma». Sul fronte mercato, i giallorossi hanno chiesto in prestito al Chelsea Kurt Zouma, difensore centrale del ‘94, mentre in Spagna, il 7 agosto, Dzeko e compagni un’amichevole contro il Betis Siviglia con calcio d’inizio alle 22.
(La Repubblica)