«L’ultimo sforzo per vincere il titolo»

11/07/2021 alle 08:54.
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IL TEMPO (S. PIERETTI) - Il ct Roberto Mancini ostenta serenità, la stessa che talvolta - da calciatore - gli faceva difetto nelle grandi occasioni. La calma è reale, il tecnico distribuisce sorrisi riuscendo a distendere un ambiente che non ha mai vissuto particolari tensioni: Mancini vuol riprendersi quanto il destino gli ha tolto da calciatore, nessuna vittoria agli Europei, nessun successo ai Mondiali pur giocando con squadre di livello superlativo. Nella ricevuta per passare all’incasso c’è anche la finale di Coppa dei Campioni persa contro il di Cruijff nel 1992: maè tempo di tirare le somme. L’allenatore dell’Italia si presenta in conferenza stampa convinto delle proprie idee e consapevole delle possibilità della sua squadra. «Non sono agitato -ammette Mancini -ma magari lo sarò a ridosso della finale. Dobbiamo giocare consapevoli di poter fare una grande partita. L’Inghilterra è forte, hanno giocatori bravissimi, ma - se siamo arrivati fin qui - significa che anche noi siamo forti». Soltanto giocando la partita perfetta si potrà uscire da Wembley con il sorriso. Mancini conosce la forza del suo gruppo e della sua squadra, e per questo non cambierà nulla rispetto all’ultima apparizione contro la Spagna. «Dobbiamo essere tranquilli sapendo che sarà una partita molto difficile - sottolinea - è l’ultima partita, se vogliamo divertirci, lo dobbiamo fare in questa partita, anche perché resta solo questa. L’Italia è una squadra divertente - ammette l’allenatore jesino -ma anche sostanziosa: ci sono state delle partite difficili, difficilissime, abbiamo vinto le prime due partite ma è stato un tragitto pieno di difficoltà. Adesso serve un ultimo sforzo». È un appuntamento storico: dopo 53 anni i tifosi azzurri sperano di poter nuovamente mettere le mani sulla Coppa d’Europa. manche per Mancini sarà una sfida particolare. «Questa finale rappresenta uno dei momenti più importanti della mia storia calcistica: da calciatore con l’Italia avremmo meritato di vincere sia l’Europeo con Under 21, sia i Mondiali del 1990.Sperodiottenerequelle soddisfazioni che non ho avuto da giocatore». Anche il capitano azzurro Giorgio Chiellini appare molto sereno. «Servirà cuore caldo e testa fredda - ammette alla vigilia il difensore - non dovremo cedere al turbinio di emozioni, ma curare ogni dettaglio. Questa finale bisogna giocarla con gioia, spensieratezza e un pizzico di follia».