Negli ultimi dieci anni il ruolo del portiere, nella Roma, è stato un serio problema. Finché, ieri, non si è presentato questa sorta di supereroe che risponde al nome di Rui Patricio, 33 anni. È chiamato a risollevare le sorti della Roma e il passato non sembra intimidirlo. «Ho accettato la Roma per l’importanza del club, ma anche per quella dell’allenatore – spiega –. Insieme possiamo aspirare a vincere e a raggiungere gli obiettivi. Alisson? Non sarà né una motivazione extra né una pressione. Tutti i calciatori fanno del proprio meglio per e mantenere le aspettative. Sono qui per crescere ogni giorno. Ho voglia di dimostrare quanto valgo». Intanto eri è andato in scena un incontro fra il g.m. Pinto e Giampiero Pocetta, manager (anche) di capitan Pellegrini. Morale: nonostante la clausola di rescissione da 30 milioni scada il 31 luglio e il Tottenham prema, il giocatore resterà. Le parti si rivedranno forse già la prossima settimana. A proposito di matrimoni, chi spera di farne saltare uno è la Roma. È molto vicina, infatti, la cessione dell’attaccante iraniano Sardar Azmoun, dallo Zenit Pietroburgo al Bayer Leverkusen per 18 milioni, ma su pressione di Mourinho i giallorossi stanno provando a inserirsi. Il problema non è il valore da dare al giocatore, ma il fatto che Pinto vuole inserire soldi (pochi) e contropartite tecniche.
(gasport)