LEGGO (F. BALZANI) - C'è chi affronta il suo passato e chi ne vuole scappare. Stasera Josè Mourinho (ore 21 su Sky) incrocia il Porto con il quale ha vinto la storica Champions del 2004 iniziando di fatto la sua carriera formidabile. La prima amichevole vera di una Roma ancora incompleta che ha passato ieri il suo secondo giorno di ritiro dell'Algarve, dove soggiorna in un hotel da sogno. Ancora out Veretout, non ci saranno nemmeno Cristante e Florenzi il cui arrivo è previsto il 2 agosto. Previsto, appunto, perché la presenza del secondo è ancora incerta.
Il terzino azzurro, infatti, ha fatto capire di voler chiudere la sua avventura in giallorosso guastata nelle ultime due stagioni da rapporti incrinati col tecnico e l'ambiente. Nemmeno la telefonata di Mourinho sembra averlo convinto a giocarsi il posto con Karsdorp. La Roma non si opporrà di certo, considerato che la sua cessione porterebbe una plusvalenza netta e il risparmio sullo stipendio da quasi 4 milioni fino al 2023 (17 lordi totali), il terzo più pesante della rosa dopo Dzeko e Pastore. Il problema è che non ci sono offerte. Il suo agente, dopo i prestiti al Valencia e al Psg, sta cercando una soluzione che permetta a Florenzi di giocare titolare e di avere chance per il Mondiale in Qatar. Al momento, però, c'è da registrare solo il timido e ormai datato sondaggio dell'Inter. A meno di sorprese quindi Florenzi dovrebbe partire per il Portogallo ma il suo futuro alla Roma sembra comunque segnato.
Così come lo è quello di Pedro offerto allo Zenit per arrivare ad Amzoun e con uno stipendio da 3 milioni fino al 2023. Se i due esterni dovessero partire, la Roma risparmierebbe quasi 30 milioni lordi totali. E darebbe così seriamente la caccia all'attaccante da affiancare a Dzeko. Nel frattempo Pinto conta di far trovare Xhaka al ritorno di Mourinho. Nella trattativa con l'Arsenal ballano ancora due milioni ma il dirigente punta alla fumata bianca.