IL TEMPO (A. AUSTINI) - La prima Roma di Mourinho gioca oggi ma non si vede: il test col Montecatini sul campo Testaccio di Trigoria è considerato un allenamento vero e proprio, si terrà a porte chiuse alle 18 e senza diretta televisiva, neppure sui canali social del club, che pubblicheranno il video con gli highlights al termine della sgambata. Nulla in confronto con l’attesa per il mercato, che sarà lunga per tutti nell’estate in cui mancano i soldi da spendere anche ai grandi club.Normale, quindi, che la Roma si comporti come se Dzeko fosse il suo centravanti per la prossima stagione. Perché è così oggi. E per cambiare le cose domani, c’è bisogno di una serie di fatti al momento non prevedibili.
Quindi Mourinho se lo coccola in allenamento, Edin si mostra sorridente e partecipe, sia in campo sia quando c’è da cantare l’inno durante la grigliata di Trigoria di martedì sera diventata virale sui social come tutti i post dello Special One fin qui. «Dzeko è motivato e sta bene fisicamente - racconta Tiago Pinto da Roma, collegandosi con il sorteggio dei calendari a Milano - Mourinho carica tutti ma ha un rapporto speciale con Dzeko. Speriamo possa rimanere con noi anche la prossima stagione». Diplomazia e realismo si mischiano.
Ma una decisione stata presa dal club: un centravanti di spessore arriverà solo in caso di partenza del bosniaco, che permetterebbe di risparmiare una quindicina di milioni lordi dell’ultimo anno di contratto, a quel punto da reinvestire sul nuovo bomber. Anche perchè Borja Mayoral è confermato in rosa e vuole garantirsi un altro anno da protagonista. Dzeko è consapevole di tutto, ha dato mandato al suo agente Lucci di capire quali eventuali alternative offre il mercato e per ora non si è concretizzato nulla. Attenzione però all’Inter, costretta a cedere Hakimi e ora pressata dal Chelsea per Lukaku: nel caso in cui vendesse il belga, Dzeko è un potenziale obiettivo insieme a Zapata.
Scenari non ancora attuali, le priorità per Pinto adesso sono negli altri reparti. Dopo aver preso Rui Patricio, è arrivato il momento di stringere per Xhaka: si attende un’altra offerta, di poco superiore ai 15 milioni di euro, che convinca l’Arsenal ad abbattere il muro di resistenza eretto fin qui. E lo svizzero aspetta solo un cenno per presentarsi a Trigoria. Quanto al terzino sinistro, si valuta con attenzione la pista che porta al prestito di Alex Telles del Manchester United. Ma non vanno scartate altre opzioni come Alioski.
Intanto il ritiro prosegue con allenamenti intensi ma al tempo stesso con la gestione oculata dei più fragili. Veretout, ad esempio, oggi non parteciperà alla gara col Montecatini perché dopo la doppia lesione muscolare del finale della scorsa stagione l’obiettivo è farlo guarire definitivamente. La stessa cautela è stata usata con Pellegrini. Il preparatore atletico Stefano Rapetti è al centro della scena e insieme ai suoi collaboratori ha fatto svolgere dei test specifici ai giocatori nei primi due giorni di ritiro proprio per prevenire gli infortuni. Mourinho segue ogni dettaglio, passa ore e ore a Trigoria e si confronta con tutti, scout compresi. La strategia comunicativa sui social è un aspetto importante, certo, ma lo Special One ha messo al centro di tutto il lavoro. Ed è solo all’inizio.