Il momento di Leonardo Spinazzola e Domenico Berardi è stato venerdì sera. Loro due hanno picchiato sui fianchi la Turchia e l’hanno messa all’angolo. Dal primo minuto Spina, come un diesel Mimmo. A sinistra, dove il Mancio dice all’esterno della Roma di affondare senza remissione, hanno disteso la gamba fra gli altri Cabrini, Maldini e Grosso. A destra, dove agisce l’ala del Sassuolo, Causio, Conti, Donadoni e Camoranesi. Berardi e Spinazzola sono esterni diversi rispetto al comune immaginario. Qualche tempo fa la fascia destra sembrava di Chiesa mentre a sinistra c’era Emerson. Ma nelle scelte non c’è un ordine stabilito a priori, compreso il loro dialogo che ha portato al gol del 2-0 con Immobile. Gasperini 5 anni fa non metteva briglie al cavallo che c’è in Spina, al massimo lo frenava se imbizzarriva troppo. Il terzino alla Juventus è stato prima esule e poi prigioniero di una stagione, poi romanista, interista per qualche ora, oggi giallorossi e chissà se per sempre. Di sicuro è una certezza per Mancini.
(gasport)