IL TEMPO (A. AUSTINI) - Difficile che abbia parlato a caso. L’idolo? Totti. Gli amici in nazionale? Pellegrini e Florenzi. Anche Immobile, per carità, ma il fatto che Andrea Belotti parli di tre capitani romanisti è una conferma indiretta di quanto lui in primis ci si veda benissimo con la maglia giallorossa indosso. Non é mai stato questo il problema e non lo sarà.
Se la Roma decidesse di puntare le fiches dell’attacco su di lui - che non è l’unico obiettivo e molto dipenderà anche dal futuro di Dzeko - un accordo sul suo contratto si troverà. L’ostacolo si chiama Urbano Cairo, che continua a chiedere una cifra insensata (oltre 30 milioni di euro) per un giocatore che andrà in scadenza di contratto fra un anno.
Da diverse settimane un intermediario sta provando a impostare I’affare su mandato di Tiago Pinto, provando a metter su un’operazione di prestito con obbligo di riscatto che dovrebbe passare prima per il rinnovo di Belotti in granata. Difficile, ma più si avvicinerà la scadenza del mercato e più la Roma guadagnerà forza nella trattativa. Intanto il Gallo, entrato a 10’ dalla fine ieri nella sfida con la Turchia giocata in quello che potrebbe essere il suo nuovo stadio, ricorda a proposito dei Mondiali 2006 come «primo flash il rigore di Totti contro |’Australia. Ispirato no, ma che ho ammirato Francesco per le sue giocate si. Ho avuto anche la possibilità di giocarci contro». E si è visto segnare davanti agli occhi quell'incredibile doppietta in un Roma-Torino passato alla storia.
Non solo Totti, che prima o poi un modo per tornare a lavorare nel club giallorosso lo troverà. Belotti rivela che i suoi migliori amici in nazionale sono «Pellegrini, Immobile e Florenzi». Il primo potrebbe ritrovarlo a Trigoria, il secondo, ex compagno al Toro e ora in nazionale, come prossimo rivale di un derby, mentre Florenzi sembra destinato a tornare solo di passaggio alla Roma. Fa parte di quel lunghissimo elenco di calciatori da cedere per snellire la rosa, la vera urgenza di Tiago Pinto in parallelo alla campagna acquisti.
Con Mourinho, impegnato in prima persona sul mercato, si sono definiti quattro obiettivi più urgenti: un portiere, un difensore mancino, un centrocampista e un centravanti. E se per il numero 1 Rui Patricio continua a rappresentare un’occasione concreta, il mediano prescelto è al momento Xhaka. Raggiunta l’intesa col nazionale svizzero, è in atto il braccio di ferro finale con l’Arsenal che ha rifiutato varie proposte della Roma compresa l’ultima da circa 15 milioni. Pinto per ora esclude rilanci, non è disposto a fare follie per un giocatore di 28 anni, l’impressione è che i Gunners possano cedere presto la presa anche per ottenere il cash utile ad acquistare un sostituto. Xhaka spinge e non vede l’ora di arrivare. L’impressione è che alla fine ce la farà.