Lo stadio della Roma nell’area del Gazometro «sarebbe una cosa bellissima». Ma i giallorossi si allontanano già dagli ex Mercati Generali. Nessuna dichiarazione ufficiale ma dagli ambienti dei concessionari, la Lamaro dei fratelli Toti, e dei sub concessionari, la Société Generale Immobilière Italia che fa capo in Francia al potente Gruppo De Balkany, filtrano questi messaggi. Sms che fanno pensare che per il nuovo impianto romanista all’Ostiense sia rimasta in piedi solo l’ipotesi del Gazometro. Restano però i problemi relativi ai trasporti e alla mobilità. Secondo gli standard urbanistici, per uno stadio da 40 mila posti andrebbe trovata una soluzione per far uscire dalla zona attorno all’impianto circa 10 mila automobili. Insomma, senza gli ex Mercati generali, crescono le difficoltà per i giallorossi. A chi realizzerà la Città dei giovani piace — e non poco — l’idea di uno stadio raggiungibile a piedi. La struttura non viene più pensata a mo’ di centro commerciale, con aria condizionata e ascensori. Diventerà una passeggiata all’aria aperta, circondata da una corona di spazi per il commercio su un piano o due. Al centro avrà uno slargo pedonale più grande di piazza del Popolo. Ma anche una rampa che da via Ostiense arriverà dentro, fino ai parcheggi interrati, e una struttura ricettiva da 5 mila metri quadrati per studenti fuori sede, con affitti calmierati. Insomma, tutto tranne che uno stadio.
(La Repubblica)