Dopo la crisi, il colpo: i Friedkin danno la scossa e decidono di parlare con i fatti, ingaggiando Josè Mourinho dopo aver salutato elegantemente Paulo Fonseca. La linea di discontinuità rispetto alla precedente gestione è arrivata. Il segnale è forte: la nuova proprietà ingaggia un tecnico vincente sulle orme di quanto fece Franco Sensi con Capello, o Dino Viola con Liedholm.
E il portoghese non si accontenterà degli scarti: vorrà assistere all'arrivo a Trigoria di grandi giocatori. Ha vinto in Italia, Inghilterra, Spagna e Portogallo, e non vorrà rimanere a guardare al suo ritorno nello stivale.
(Il Messaggero)