IL TEMPO (E. ZOTTI) - La Uefa scende in campo per smantellare definitivamente la Super League. Il massimo organo calcistico europeo ha annunciato di aver aperto un'inchiesta disciplinare nei confronti di Juventus, Real Madrid e Barcellona: le ultime tre superstiti a non aver ancora abbandonato ufficialmente il progetto. Le indagini verranno portate avanti da «ispettori etici e disciplinari» nominati ad hoc che accerteranno se i club hanno violato in qualche modo il quadro normativo Uefa. Non è stato fornito un calendario, ma difficilmente l'inchiesta si chiuderà prima della finale di Champions del 29 maggio. I bianconeri e le due spagnole rischiano di essere esclusi dalle competizioni europee o - nel migliore dei casi - di essere multati. Sulla questione si è espresso anche il presidente della Figc Gravina. Secondo lo statuto della federazione la Juventus non potrà iscriversi al prossimo campionato se dovesse continuare a far parte della Super League: «L'iscrizione è una deadline a cui non si può derogare, chi si iscrive accetta lo statuto. Spero di arrivare in maniera amichevole a quel momento. L'auspicio è che ci siano rapporti meno tesi fra Ceferin e Agnelli». Il numero uno federale è tornato a parlare anche dell'ipotesi di una Serie A a 18 squadre: «È un mio principio fondamentale, sono contento che la Lega di Serie A abbia cominciato a parlarne ma permettetemi di dire che il 2024 è molto lontano. Abbiamo un'urgenza anche legata a tempi, la Lega ha una priorità assoluta. Spero di potermi confrontare con loro in tempi rapidissimi».
