La prima vera mossa della Roma dei Friedkin è questa: hanno messo in panchina il carisma. Ossia tutto ciò che mancava a Fonseca, la cui Roma era la riproduzione di un malinconico “fado” che smaniava tra i solchi di un vecchio vinile, raccontando di un traguardo eternamente perduto perché eternamente irraggiungibile. Ora la Roma riceve una botta di personalità. E di adrenalina. Ora la Roma va dritta nella storia, nell’anima del pallone. Mourinho torna in Italia proprio mentre la “sua” Inter si è ricucita addosso lo scudetto dopo il “suo” triplete di undici anni fa ed esattamente a vent’anni dal terzo scudetto giallorosso [...].
Adesso arriverà il bello (o il ballo). Giocatori, pensieri, parole, opere, schemi, carattere, vita. Altrimenti che l’abbiamo preso a fare, l’ineffabile Josè? Lo stadio conta, ma è quello che ci metti dentro che fa la differenza.
(La Repubblica - E. Sisti)