LEGGO (F. BALZANI) - Vlahovic, Belotti o mister X. L'attacco della Roma vive giorni di attesa rivoluzione. E a ballare sulle punte è di nuovo pure Edin Dzeko. Il bosniaco dopo aver sfiorato negli ultimi anni Chelsea, Inter e Juve è tentato di accettare la proposta dei Los Angeles Galaxy. A convincerlo potrebbe essere la famiglia visto che la moglie ha da tempo una casa lì e che la figlia andrà a studiare proprio negli Usa. Prima Edin parlerà con Mourinho per capire se rimandare il viaggio di un anno e provare a vincere quel titolo che in Italia finora gli è mancato. A prescindere dalla permanenza o meno di Dzeko la Roma cerca un bomber titolare da regalare allo Special One. Tutti sono d'accordo sul valore di Vlahovic che non ha intenzione di voler rinnovare con la Fiorentina (dove può finire Fonseca) ma la valutazione fatta da Commisso al momento spaventa: 50 milioni. Poco meno della metà, a causa della scadenza nel 2022, costa Belotti che incontrerà in questi giorni Cairo. Ci guarderemo negli occhi e capiremo cosa fare, ha detto ieri il presidente granata. I primi contatti col Gallo risalgono a un paio di settimane fa e si sarebbero intensificati in queste ore tanto da metterlo in pole. Mourinho lo voleva già al Tottenham ma se dovesse partire Dzeko servirebbe un secondo nome in attacco. Che non sarà uno tra Giroud e Mitrovic (bocciati) mentre intriga la scommessa Raspadori. Programma rinnovi: c'è attesa per quello di Darboe. Lo cercano già grandi club, ma puntiamo a restare con Mourinho ha detto a calciomercato.com Miriam Peruzzi, l'agente che lo ha scoperto in Africa e dalla quale il ragazzo ha deciso di prendere il cognome.
TOTTI APRE A MOU - Ieri sera, infine, apertura di Totti alla Roma: Non ho mai detto no a Mourinho, sono menzogne. Se mi chiamano mi sederei a parlarne per il rispetto che ho per i Friedkin e il tecnico. Il telefono è acceso.