Roma e Lazio si chiamano fuori dalla Superlega. Le romane resterebbero fuori dal giro delle big del calcio, dall’Europa che conta. Sarebbero impegnate, in campionato, a inseguire disperatamente uno dei pochissimi posti lasciati a disposizione di chi non fa parte delle 15 elette. Lotito non prende una posizione ufficiale, non ha intenzione di rilasciare dichiarazioni per via dell’inibizione subita dalla sentenza del processo tamponi. Anche la Roma è fuori dal progetto, nonostante circolino bozze di un piano per la Superlega col nome del club. Anzi, è fortemente critica: è la posizione scelta da Dan e Ryan Friekdin e che hanno condiviso con i dirigenti in ripetuti briefing sul tema durante il weekend e ieri. Non che non fossero preparati, visto che il marchio SuperLeague è stato depositato a gennaio e a Trigoria c’è chi sulla questione era ben informato. Il problema è la competitività: la Roma farà asse con chi ha resistito, dal Bayern al Dortmund. Ma resta difficile tenere il passo di chi, con la Superlega, avrà una pianificazione garantita da 300 milioni di incassi sicuri all’anno. E infatti anche le due romane sono attente agli sviluppi economici della nuova iniziativa.
(La Repubblica)