La battaglia per i diritti televisivi della Serie A finisce in tribunale. Sky ha presentato un ricorso d' urgenza contro l'assegnazione a Dazn-Tim di 10 partite, sette delle quali in esclusiva. Secondo la pay-tv, la delibera della Lega viola la no single buyer rule prevista dalla Legge Melandri che vieta a un singolo operatore «di acquisire in esclusiva tutti i pacchetti relativi alle dirette». Per la verità la Serie A deve ancora assegnare tre partite in co-esclusiva e quindi, secondo alcune fonti, non è chiaro perché Sky paventi la sussistenza di un monopolio in capo alla piattaforma streaming. Negli ultimi giorni, però, si è iniziato anche a ragionare su un altro scenario che contempla il rientro in campo dei private equity interessati a rilevare il 10% della media company della Serie A. Dopo il flop della Super Lega potrebbe venir meno l'ostinato veto di Inter e Juventus all'affare con Cvc, Advent e Fsi. L'importo di 1,7 miliardi offerti dalla cordata fornirebbero infatti una parte di quelle risorse fresche che avrebbe garantito il piano di scissione dalla Uefa. Inoltre -ed è qui la nuova idea- i fondi potrebbero finanziare la creazione di un mini-canale di Lega con cui distribuire le tre partite in co-esclusiva direttamente, in alternativa alla loro assegnazione a un operatore della comunicazione.
(Milano Finanza)