IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Tra le cose più gravi c'è l'aver dato ragione alle griglie precampionato che la Roma non la considerano per principio o, molto peggio, a tutti quelli che hanno detto che la Roma già era rassegnata e che non pensava più al campionato: un abominio solo poterla pensare una cosa simile, e invece stando a quello visto ieri è la realtà. Ed è inaccettabile, almeno per chi tifa la Roma e aspettava di rivederla da due settimane, che aspettava di girare i terribili ko con Parma e Napoli. Questo pari ha lo stesso sapore: fiele. Ed è proprio lo stesso atteggiamento della squadra a farti cadere le braccia (sono tutti eufemismi), la mancanza di tutto in campo, l'essersi fatti recuperare due volte da una squadra che non aveva Berardi, Caputo, Defrel, Locatelli, Muldur, Ferrari e qualcun altro [...]
Almeno fino a ieri pure la Champions non solo per contratto, per obbligo professionale, per morale, andava rincorsa a perdifiato [...] invece in campo chi sembrava smaniare per qualcosa erano le riserve del Sassuolo. Che poi non sono nemmeno discorsi da fare: ma che ci vuole uno stimolo diverso dall'indossare la maglia della Roma per onorare la maglia della Roma? Ma che davvero qualcuno ha più o meno scientemente scelto di risparmiarsi e, visto che tanto la Champions è "ita", di arrivare anche sotto agli "altri" magari candidandosi per l'Europa Conference League o come si chiama? Guardate che se si va lì, si inizia a giocare a inizio luglio e sarebbe un obbligo giocare al meglio, quello che non sembra riuscire da un po'. [...]