IL TEMPO (F. BIAFORA) - La testa della Roma sembra già proiettata al 29 aprile e alla semifinale di Europa League con il Manchester United. Dopo una prestazione di cuore e orgoglio con l’Ajax la squadra di Fonseca cambia completamente volto e perde nettamente in casa del Torino risultando molle, opaca e spenta contro un’avversaria che era a caccia di una prestazione che la potesse avvicinare alla salvezza.
I granata, avendo il fiato sul collo del Cagliari, sono scesi in campo con tutto un altro piglio, portandosi a casa la pelle giallorossa e strappando un risultato che li mette in una zona di classifica molto più tranquilla rispetto al giorno in cui è stato esonerato Giampaolo. Ancora una volta la Roma non riesce a ripetere quanto propone in coppa e presenta il suo lato peggiore, con tanta confusione ed errori a profusione, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Eloquente il dato dei tiri effettuati dal Torino, addirittura 27: da quando Cairo è proprietario del club il Toro non ne aveva mai fatti così tanti. Nulla da aggiungere.
Eppure i giallorossi avevano da subito incanalato la partita nel verso giusto, trovando dopo appena tre giri di orologio la rete del vantaggio con Borja Mayoral, che ha il merito di restare sul filo del fuorigioco, potendo esultare dopo un check del Var. Lo spagnolo appare uno dei pochi che cerca di combattere con gli avversari, vicini al pareggio nel primo tempo con Lukic e Sanabria, ma nonostante gli sforzi non arriva il gol del raddoppio, soprattutto per una serie di errori evidenti nella gestione delle ripartenze da parte di Perez e Pedro, evanescente e sostituito all’intervallo per un problema muscolare. Nella ripresa la Roma è inerme - Mkhitaryan dopo l’infortunio ha perso la sua vena e prova a rendersi un minimo pericolosa unicamente su palla ferma, subendo la bellezza di tre gol, in un secondo tempo caratterizzato da notevoli svarioni difensivi, in primis quello di Mirante, con la squadra che alla fine chiude in dieci uomini per il doppio giallo a Diawara.
La stanchezza di coppa non può essere una scusante per i titolari, visto che soltanto tre di loro erano in campo dal primo minuto con l’Ajax, e i risultati del 2021 dopo l’impegno europeo devono far riflettere: sono 4 i ko, oltre al pari col Benevento e al successo col Bologna, per un misero bottino di 17 punti nel girone di ritorno. La strada per l’obiettivo quarto posto è più che in salita (8 punti di distacco), ma la Roma non può e non deve mollare in questa maniera il campionato: prima della trasferta a Manchester bisogna far di tutto per cercare di risalire in classifica. Anche perché come ripetono tanti allenatori di successo «vincere aiuta a vincere» e non ci si può accontentare del settimo posto