IL TEMPO (E. ZOTTI) - Due giorni per preparare la partita perfetta. Così Fonseca ha parlato di quello che si aspetta di vedere dai suoi giocatori nel ritorno con l'Ajax, consapevole di giocarsi gran parte della stagione contro i Lancieri. Sul banco c'è anche il futuro del portoghese, che a giugno andrà a scadenza e una sua eventuale conferma passa inevitabilmente anche dai risvolti che prenderà il cammino della sua squadra in Europa. Ma in ballo c'è molto di più.
Giovedì sera la Roma si gioca la storia: in caso di passaggio al turno successivo i giallorossi conquisterebbero la seconda semifinale europea nel giro di tre anni. A livello di blasone quella giocata in Champions League contro il Liverpool nella primavera 2018 vale ovviamente di più rispetto ad un'eventuale semifinale di Europa League, ma arrivarci rappresenterebbe un enorme passo in avanti nel processo di internazionalizzazione a livello continentale che la Roma ha intrapreso da più di dieci anni.
Prima dell'impresa compiuta dalla squadra guidata da Di Francesco i giallorossi non arrivavano così avanti in un trofeo internazionale da 27 anni. Per leggere il nome As Roma associato alle semifinali di una coppa europea bisogna rispolverare l'almanacco della stagione 90/91, quando la squadra allenata da Ottavio Bianchi eliminò il Brondby prima di uscire sconfitta dalla doppia finale di Coppa Uefa contro l'Inter. In Champions League - oltre a quella con il Liverpool - l'unica semifinale conquistata è quella dell'83/84 contro il Dundee mentre, negli anni 2000, l'apice è stato toccato dalla Roma di Spalletti che nel biennio 06/08 ha raggiunto due volte i quarti.
Per dosare le forze in vista dell'Ajax, nell'ultima di campionato Fonseca ha tenuto a riposo Dzeko e Pau Lopez oltre a Veretout, Karsdorp e Pellegrini - entrati nel quarto d'ora finale - e ha ritrovato Mkhitaryan (tornato in campo dopo l'infortunio al polpaccio rimediato all'Olimpico contro lo Shakhtar). In Europa League il tecnico sembra intenzionato a schierare il bosniaco e l'armeno nel tridente offensivo insieme a Pellegrini, che salterà per squalifica la prossima gara di campionato contro il Torino. In mediana Veretout è pronto a tornare titolare. Il francese sarà affiancato da Diawara - che sembra aver scavalcato Villar nelle gerarchie - mentre sugli esterni giocheranno Karsdorp e Calafiori viste le assenze di Spinazzola e Bruno Peres.
Tra i pali si rivedrà Pau Lopez: davanti allo spagnolo Mancini guiderà la linea difensiva composta da Cristante e Ibanez. L'unico dubbio di formazione potrebbe riguardare Borja Mayoral, che continua ad aggiungere gol al suo score personale. Contro il Bologna l'ex Real Madrid ha segnato la quattordicesima rete stagionale e Tiago Pinto sta valutando se riscattarlo già durante la prossima sessione di mercato. Acquistandolo quest'anno la Roma dovrebbe versare 15 milioni nelle casse dei Blancos, risparmiando 5 milioni (più uno di prestito) rispetto alla cifra prevista in caso di riscatto nel 2022.