LEGGO (F. BALZANI) - La Roma vede rosso e fa godere un nazione intera. La squadra di Fonseca imbocca il red carpet per le semifinali d'Europa League fissando negli occhi quel maledetto United col quale ha più di un conto in sospeso. Un traguardo che nella competizione (una volta Uefa) non veniva raggiunto dal 1991 e che porta la Roma come migliore italiana dal 2018 in Europa. La notte dei sogni all'Olimpico diventa realtà dopo la paura di una rimonta appena anelata dall'Ajax di un timido ten Hag.
Gli olandesi nel primo tempo prendono campo e sfruttano l'atteggiamento sin troppo prudente della Roma. Qualche errore coi piedi di Pau Lopez e Ibanez però non viene sfruttato dagli olandesi orfani di una vera punta. Dietro l'unica occasione è concessa a Pellegrini. Nella ripresa entra Brobbey e l'Ajax trova la profondità mancata. Il gol del 19enne fa riaffiorare la paura, ma la Roma è brava a scacciarla via con personalità. Pellegrini si carica la squadra sulle spalle e Calafiori fa capire che i gioielli di Trigoria sono ancora brillanti. Il terzino al 72' supera tutti e mette in mezzo un pallone che Dzeko osserva, persuade e bacia come deve. E' il 30° gol europeo del bosniaco, è quello che almeno nei pensieri torna a far abbracciare Edin con Fonseca. Nel finale il portoghese legge bene i cambi con l'inserimento di Mayoral che concede metri in avanti a una Roma che soffre solo per un paio di incursioni di Brobbey. «Ora facciamo qualcosa di grande con lo United», gioisce Pellegrini. «E' un gran motivo d'orgoglio per tutta Italia. Ci siamo difesi bene e ce la siamo meritata. Futuro? Non cambia nulla e non mi importa ora», gode Fonseca. Unico neo il giallo a Mancini che salterà il Manchester e che è scoppiato in lacrime. I Red Devils saranno lo scoglio più duro da superare il 29 aprile e il 6 maggio (ritorno all'Olimpico) mentre l'altra semifinale sarà Arsenal-Villarreal. Due date da cerchiare col rosso, due date che profumano di storia.
Dzeko ferma la rimonta dell'Ajax: Roma con lo United in semifinale
16/04/2021 alle 09:36.