Domani, nella sfida contro l’Ajax, decisiva per l’approdo nella semifinale di Europa League, Edin Dzeko cercherà il 30° gol della sua avventura europea in giallorosso. Nonostante i 116 squilli romanisti che l’attaccante bosniaco ha già suonato – diventando il terzo cannoniere della storia dopo Totti e Pruzzo – un eventuale gol all’Ajax, stavolta, avrebbe un sapore speciale, anche perché, da ex City, potrebbe regalargli un probabile “derby” contro lo United. D’altronde, non è un mistero per nessuno che la posizione di Dzeko a fine stagione sarà vagliata molto attentamente. In discussione, naturalmente, non è il valore del giocatore, ma l’età (35 anni) e l’alto ingaggio (circa 7,5 milioni netti), che contribuisce a far soffrire le casse del club. Dato per scontato che Borja Mayoral resterà (sarà rinnovato il prestito annuale, per poi pensare al riscatto solo nel 2022), al momento sembra difficile che l’altra casella sia riempita ancora da Dzeko. Il presente però è troppo importante per definire la fotografia della stagione della Roma e così la testa di tutti – proprietà, dirigenza, allenatore e giocatori – è solo sull’Ajax.
(gasport)