L’Europeo «italiano» è salvo. Allo stadio Olimpico di Roma si giocheranno come previsto quattro partite. Nella gara inaugurale la Nazionale di Roberto Mancini sfiderà la Turchia l’11 giugno alle 21 davanti a poco più di 17mila spettatori, «almeno il 25 per cento della capienza». Attenzione a quell’«almeno». Indica la possibilità di andare oltre. Sempreché naturalmente le condizioni epidemiologiche e la campagna vaccinale lo rendano possibile. È stata Valentina Vezzali a firmare la stoccata finale, sua la lettera in cui il Governo ha dato il via libera. Ma il suo ruolo non è stato formale perché la neosottosegretaria ha costruito un’alleanza efficace con la Federcalcio e Gravina, coinvolgendo Draghi. Che ha spinto verso il sì anche il ministro della salute Roberto Speranza. Oggi Gravina andrà a Palazzo Chigi e incontrerà il sottosegretario Roberto Garofoli, domani si vedrà nuovamente con Valentina Vezzali. C’è una road map verso l’Europeo da verificare. E bisogna cercare intorno a questo percorso di poter attivare nuove aperture in sicurezza.
(gasport)