IL TEMPO (S. PIERETTI) - Cause di forza maggiore. Il giudice sportivo potrebbe direttamente disporre il rinvio della partita Lazio-Torino senza deliberare il tre a zero a tavolino a vantaggio dei biancocelesti. Nelle prossime ore il Torino produrrà - per giustificare la mancata trasferta di ieri a Roma - la documentazione con le imposizioni ricevute dall’Asl piemontese. È un’ipotesi molto concreta, che ieri ha iniziato a prendere piede dopo le dichiarazioni del presidente federale Gravina. «Credo ci sia un’oggettiva impossibilità a disputare la gara in base a quanto prescritto dalla Asl di Torino - aveva detto in mattinata il numero uno della Federcalcio - rispetto al caso di Juventus-Napoli questa è una situazione differente, perché quella della Asl di Torino non è stata una disposizione dell’ultim’ora, ma di qualche giorno fa, e se non fosse rispettata questa prescrizione si rischierebbero anche delle sanzioni penali. Auspico comunque che ci sia un giudizio più uniforme da parte di tutte le Asl».
Qualora il giudice sportivo si esprimesse per il rinvio della partita, la Lazio con ogni probabilità impugnerebbe la decisione presentando il ricorso alla Corte d’Appello Federale; se da giorni c’erano cause di forza maggiore, perché la partita non è stata rinviata prima? Inzaghi avrebbe così avuto modo di concedere un paio di giorni di riposo alla squadra, dopo un periodo molto intenso di impegni sportivi. Così facendo, invece, i giocatori hanno dovuto continuare a lavorare nella convinzione che la partita si sarebbe giocata. L’altro aspetto sul quale potrebbe puntare la Lazio è la documentazione della stessa Asl di Torino, che ha imposto al Torino un isolamento domiciliare per una settimana a partire dal 23 febbraio. I termini di isolamento si sarebbero estinti lunedì a mezzanotte, e non nella giornata di martedì. Il Direttore Generale del Dipartimento ha parlato di «giorno zero» riferendosi al 23 febbraio, ma è una disposizione confutabile in fase dibattimentale: fino a prova contraria una settimana è composta di sette giorni.
Quindi il Torino si sarebbe potuto presentare a Roma senza problemi. Intanto, la Asl torinese ha autorizzato gli allenamenti collettivi della squadra granata che questa mattina sarà in campo per preparare la sfida contro il Crotone in programma domenica prossima. La Lega Calcio in questi giorni è rimasta ferma sulla propria linea, difendendo fino in fondo il protocollo della Figc, nei fatti stralciato e destituito di ogni autorevolezza dopo il lodo emesso dal Collegio di Garanzia del Coni sul caso riguardante Juventus-Napoli. Ieri all’ora di pranzo si è riunito il Consiglio di Lega per deliberare quanto era stato deciso dalle società la sera precedente, ovvero di non rinviare Lazio-Torino; è stato un atto burocratico, dalla valenza più formale che sostanziale considerando che arrivati a quel punto si era a pochissime ore dal virtuale calcio d’inizio. A sensazione, alla fine la partita verrà rinviata: mercoledì 7 aprile la data più probabile per la nuova calendarizzazione della sfida.