LA REPUBBLICA - «Ho incontrato Ilary prima delle riprese, avevo bisogno di sapere se avevamo scelto la direzione giusta. E lo era perché abbiamo scelto la genuinità. Ilary è vera, spontanea e tosta, dice quello che pensa. Spiega a Totti fin dal primo incontro: non sarò mai la moglie di un calciatore, mi voglio realizzare come donna, voglio la mia carriera e l'autonomia». Greta Scarano interpreta Ilary Blasi nella fiction "Speravo de morì prima", la serie tv su Francesco Totti che sarà in onda da venerdì prossimo. L'attrice ha parlato del suo personaggio e anche dell'ex capitato giallorosso.
Totti che impressione le ha fatto?
«Mi ha fatto molta simpatia. Ho visto uomini di potere a cui tremavano le gambe davanti a lui. Ma trasmette l’idea di essere un uomo normale, profondamente romano. Abbiamo visto le puntate insieme e abbiamo riso tanto. Se ha davanti una persona schietta accorcia le distanze, ha anche bisogno di questo. Se la gente ti guarda come se fossi Gesù, hai un rapporto distorto col mondo».
Lei è romanista?
«Lo è tutta la famiglia, seguo il calcio e mi piace quasi più il dietro le quinte, il dopo partita. I nonni e mia zia erano tifosissimi, sarebbero fieri. Anche il tifo delle romaniste è abbastanza unico, non so se altre squadre possono contare su donne di una certa età che seguono la squadra con tanto amore».
Con Castellitto c'è un rapporto stile Sandra e Raimondo.
«L’alchimia con Pietro non si crea con tutti gli attori. È un talento incredibile come attore e regista. Mi toglieva ogni dubbio: vedevo Totti».