Stephan El Shaarawy non segnava un gol “italiano” dal 5 maggio 2019 (vittima il Genoa) e l’ultimo “europeo” dall’ottobre 2017 (vittima il Chelsea). Adesso, però, il Faraone ha tolto le bende ed è tornato protagonista contro lo Shakhtar con una rete e una prova ottima, che manda in vetrina anche Pellegrini e Mancini, per la gioia dell’omonimo c.t e di Paulo Fonseca, che spiega: «Abbiamo preparato bene la partita, aspettato il momento giusto per pressare, abbiamo fatto una partita difensivamente molto buona. Mancini era in difficoltà fisica e ha fatto il sacrificio di restare in campo. Abbiamo giocatori stanchi, però in queste partite c’è una motivazione extra per i giocatori. Sono partite diverse, loro sono più attenti e concentrati. Questo spirito di squadra è importante per un allenatore. E’ quello che io voglio». Poi passa a parlare del caso Pedro, il 33enne ex Barcellona e Chelsea, col quale, dopo un battibecco prolungato in campo, alla fine c’è stato un chiarimento. «Pedro non ha capito quello che volevo dire. E’ stato soltanto questo». Titoli di coda sulla Roma. «Mi piace esserne l’allenatore. Non è facile lavorare qui, ma è importante essere sempre equilibrati». Proprio vero.
(gasport)