L’annuncite della sindaca Virginia Raggi sullo stadio della Roma, condita da una sfilza di promesse sulla realizzazione del progetto a Tor di Valle, è iniziata esattamente 4 anni fa: era il febbraio del 2017 quando l’ex capitano della Roma Francesco Totti incalzava la sindaca con un tweet: «Vogliamo il nostro Colosseo moderno», scriveva. All’istante Raggi ha risposto: «Caro Francesco ci stiamo lavorando, famo sto stadio». È finita con un nulla di fatto e con la battuta di un altro ex capitano della squadra giallorossa, quella di Daniele De Rossi: «C’è rimasto solo il plastico»
Dopo quel “famo lo stadio” si sono susseguite una valanga di promesse che hanno raggiunto l’apice a dicembre dello scorso anno quando ai romani e ai romanisti è stato detto che per Natale avrebbero ricevuto un «bel regalo». Che però non è mai arrivato.
Torniamo a 4 anni fa, quando la sindaca, da pochi mesi alla guida del Campidoglio, incontrava s Roma e finita la riunione sulla sua pagina Facebook ha annunciato: «Lo stadio a Tor di Valle si farà, ma con un drastico taglio delle cubature rispetto al progetto della giunta Marino».
A giugno 2017 l'assemblea capitolina ha approvato la delibera che sancisce l'interesse pubblico dello stadio a Tor di Valle e Raggi ha pubblicato le immagini del progetto rivisitato: «Volevamo uno stadio ma nel rispetto della legge e per il bene della nostra città. E ci siamo riusciti». La sfilata di promesse per il 2017 si è chiusa a dicembre quando, conclusa la conferenza dei servizi in Regione Lazio, la sindaca si è lanciata in un pronostico: «Spero che lo stadio sia pronto in tre anni, quando ci impegniamo a fare le cose le portiamo a termine».
(La Repubblica)