IL TEMPO (S. PIERETTI) - Ricorso respinto. La Corte d’appello federale non potendo intervenire sull’atto amministrativo della Asl, conferma la decisione di primo grado del giudice sportivo: Lazio-Torino si dovrà giocare. Ma la Caf inchioda il Torino che ora potrebbe essere sottoposto a un’indagine. L’avvocato Gianmichele Gentile entro cinque giorni presenterà ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, non prima di aver impugnato al TAR il dispositivo della Asl di Torino che - senza motivi certificati -ha differito la scadenza dell’isolamento di 24 ore al Torino: sarebbero tre le lettere non protocollate (hanno valenza?) che la Asl avrebbe licenziato verso il club granata in brevissimo tempo consentendo il differimento dell’isolamento domiciliare di 24 ore. Tale decisione induce sospetti nelle motivazioni della Caf. «La motivazione della sentenza è chiaramente l'accertamento di una sorta di truffa operata ai danni della Lazio - sottolinea l’Avvocato Gentile a LaPresse - tuttavia l'ordinamento sportivo non può fare niente per intervenire sui provvedimenti della Asl». Il suggerimento arriva dalla stessa Corte d’Appello che - sempre nelle motivazioni - indicala strada agli uomini Procura Federale per un’eventuale indagine a carico del Torino. «Resta, altresì, anche in questo caso del tutto integra e impregiudicata l’eventuale attività di inchiesta, e i conseguenti esiti, della Procura Federale in ordine al rispetto dei Protocolli scientifico-sanitari FIGC e agli altri profili di rilevanza secondo l’ordinamento sportivo». Quali? Ad esempio la violazione delle Noif, le norme organizzative interne della Figc. Ma gli uomini della Procura Federale, agiranno? Lostesso Presidente della Figc Gravina su questo caso aveva sentenziato l’assoluzione del Torino perpetrando «la causa di forza maggiore» ancor prima della sentenza del giudice sportivo: una presa di posizione quanto meno discutibile in relazione all’autonomia dell’organo giudicante. «Questa Corte - è scritto sulle motivazioni - non può esimersi dall’evidenziare che il provvedimento a carattere interpretativo adottato dall’ASL di Torino in data 1 marzo 2021 desta più di una perplessità. Un atto amministrativo peraltro con finalità di prevenzione della salute collettiva, non può produrre effetti dal giorno successivo alla sua adozione alla stregua di un atto giudiziario. Ciò posto, non vi è dubbio che la Società F.C. Torino S.p.A. abbia tratto profitto dal provvedimento adottato dall’autorità sanitaria torinese, peraltro, su richiesta della stessa Società granata». La Lazio ha 5 giorni di tempo per impugnare la decisione della Caf presso il Collegio di Garanzia del Coni. Contestualmente dovrà chiedere al Tar la sospensiva per arrivare all’annullamento del dispositivo della Asl di Torino (eccesso di potere) relativo al differimento della scadenza dell’isolamento del Torino. «Fin quando il procedimento della Asl risulterà efficace -sottolinea l’Avvocato Roberto Afeltra, esperto in materia di diritto sportivo - la Lazio non troverà soddisfatte le sue richieste. Faccio mie le considerazioni dell’amico Gianmichele Gentile che sa bene come muoversi»