Fonseca pensa alla rivoluzione. A inizio stagione, la sua era la Roma dei tre tenori, i senatori Pedro, Mkhitaryan e Dzeko, spalleggiata in difesa dall’esperienza di Smalling. Stasera gli è rimasto in campo solo l’armeno, costringendolo a varare una retroguardia da linea verde. Mancini, Ibanez e Kumbulla però, oltre che un ottimo presente, sembrano garantire un avvenire di sorrisi. A meno che il «crash test» contro Ronaldo non racconti altre verità. Una cosa è certa: Fonseca non vorrebbe soffrire di nostalgia per l’assenza dal 1’ di Dzeko: «Si è allenato bene, ma sarà Cristante il capitano». Con Mayoral pronto a responsabilizzarsi molto più del solito: «Borja ha qualità, sta giocando bene e deve rimanere concentrato per fare una buona partita. Lui e Dzeko sono diversi: Edin è più forte fisicamente e lega di più l’attacco, Borja dà più profondità. Comunque entrambi hanno le caratteristiche per il nostro gioco».
(Gasport)