Lega-fondi: la firma slitta, il sì giovedì?

05/02/2021 alle 07:35.
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Non siamo ancora in dirittura d’arrivo. Ma all’ultima curva sì, lo ripetono un po’ tutti, riassumendo la lunga giornata della Lega A alla ricerca della quadratura del cerchio dell’accordo con il consorzio dei fondi CVC/Advent/Fsi per la cessione del 10 per cento della Serie A. Ieri, l’assemblea dei club ha preferito prendere ancora un po’ di tempo. E così le due votazioni, quella sulle 80 pagine del “term sheet”, una sorta di precontratto definitivo, e sulla ripartizione delle quote della media company fra i club, potrebbero arrivare giovedì prossimo. Paolo Dal Pino non vuole sentire parlare di frenata e tantomeno di sconfitta: “Le cose vanno fatte per bene, si tratta di una decisione corposa che muta la vita della Lega negli anni futuri”. Dunque nessun dramma, anche perché una scelta del genere, continua Dal Pino, “va fatta con un consenso allargatissimo, senza forzare nulla“. Ma che cos’è che manca? Per una volta, i soldi non c’entrano o non c’entrano direttamente. Sulla ripartizione delle quote dei club nella media company, “c’è un sostanziale accordo di massima”. parole sempre del presidente della Lega. E anche il flusso dei versamenti verso le società ha ormai trovato un suo assetto con sei rate annuali da 250 milioni. C’entra la clausola Superlega? “Non se n’è parlato”, assicura ancora Dal Pino. Ci sarebbero invece dei problemi per quanto riguarda le responsabilità legali dei singoli club in caso di inadempienza della Lega, insomma l’analisi di fattispecie che si potrebbero verificare lungo il percorso e su cui ci sono da studiare anche i dettagli. Poi la vicenda dei diritti d’archivio. L’accordo significa anche una capacità di diversificare il protocollo in diverse piattaforme e con diversi contenuti, non solo la partita in diretta per intenderci. E i diritti d’archivio, che oggi sono soggettivi, ogni società gestisce i suoi, rappresentano per i club un valore da pesare nel momento in cui confluiranno nella gestione della media company. Ecco perché su questi due aspetti, Dal Pino ha promesso di approfondire le questioni con gli stessi rappresentanti dei fondi.

(gasport)