Lazio, il rinvio col Torino è un caso

27/02/2021 alle 10:30.
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IL TEMPO (S. PIERETTI) - Ma il protocollo Figc, vale o non vale? È la domanda che in queste ore si fanno in casa Lazio, dove attendono comunicazioni per la prossima sfida casalinga contro il Torino, al momento ancora in programma per martedì sera. La squadra granata ha otto giocatori positivi al Covid, e per questo la Asl ha chiesto e ottenuto il rinvio della sfida contro il . Da protocollo Figc - se fosse quello a contare e non le decisioni le Asl - non potrebbe rinviare la partita con la Lazio.

Non soltanto la società biancoceleste si interroga sulla valenza del protocollo, ma anche tutte le altre formazioni impegnate con il Torino nella lotta retrocessione; il rischio è quello di fare due pesi e due misure, con le altre squadre coinvolte nella lotta retrocessione che - chi più, chi meno - hanno già pagato dazio giocando regolarmente le loro partite pur avendo calciatori positivi. Il rischio è quello di una competizione parallela tra le Asl regionali, più o meno interventiste, che andrebbero a falsare il campionato.

La Asl di Torino nelle prossime ore potrebbe impedire alla squadra granata di partire per Roma, e la Lega Calcio a quel punto non potrebbe non recepire tale decisione: ma l'imposizione dei dirigenti sanitari oltrepasserebbe il protocollo Figc firmato contestualmente la scorsa estate dal Ministro della Sanità e dall'ex Ministro dello Sport. I presidenti di Torino e Lazio non si sono mai amati, e questa partita - da rinviare, o no - rischia di intossicare ulteriormente il loro rapporto; il protocollo Figc, vale o non vale? Se vale, il Torino deve scendere a Roma, anche privo di numerosi giocatori, ma Cairo teme che la sua squadra - perdendo - possa nuovamente essere coinvolta nella lotta per non retrocedere. Se il protocollo Figc non vale più, perché il discorso Covid nella sua complessità va affrontato in un altro alveo, a quel punto anche il deferimento della Lazio relativo ai tamponi sarebbe impercorribile.