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Fonseca è diretto. Non è il momento di guardare alla situazione personale: conta la Roma che deve blindare il 3° posto, restando sul podio Champions. La priorità va alla partita insidiosa contro il Benevento. L'handicap è evidente. Mancano contemporaneamente i titolari Smalling e Ibanez, l'alternativa principale Kumbulla, il centrocampista adattato Cristante e il jolly Santon. Non c'è da scegliere, dunque, ma da inventare. Coinvolgendo Fazio, pronto a debuttare in questo torneo, e Jesus, scaricati prima dal club che dall'allenatore per aver rifiutato di lasciare la Capitale nella sessione invernale di mercato. Fonseca, pure per non intaccare l'identità della Roma, si prepara a confermare la linea a 3, con SPinazzola adattato. Una linea a 4 però non è esclusa: Spinazzola in mezzo e al fianco di Mancini, e i terzini di ruolo Karsdorp e Peres. La virata, in teoria, è possibile anche stasera. Ancora di più con l'ingresso di Fazio che permetterebbe a Spinazzola di tornare a fare il fluidificante a sinistra. Cambiano gli interpreti, non il sistema di gioco. «Mi è piaciuto molto l'atteggiamento della squadra, questo spirito. I giocatori hanno fatto sacrifici. Questo è il tipo di mentalità che vogliamo qui. Ed è importante mantenerla»
(Il Messaggero)